Ho vissuto due anni in Australia col visto working/holiday (lavoro/vacanza), spostandomi ogni pochi mesi da un posto all’altro, cosi da girarla il più possibile trovando ogni sorta di lavoro per potermi mantenere. Quasi alla scadenza del secondo visto, ottenuto lavorando 3 mesi in campagna a raccogliere frutta e verdura durante il primo visto, decido di fare un viaggio in Tasmania, perché non ho ancora avuto occasione di andarci. Tramite couchsurfing (sito fantastico dove si chiede o si offre ospitalità) contatto una ragazza del posto che accetta di ospitarmi qualche giorno.
Trovo un biglietto a 57$ con una compagnia low cost asiatica, Tiger, con partenza da Melbourne, dove ero appena arrivata da un viaggio on the road.
Non ero riuscita a fare il check-in online, così mi metto in coda e mi accorgo subito che dietro di noi c’è canale 7 (tv nazionale) che sta filmando qualcosa.
Arriva il mio turno e cominciano subito a farmi storie perché, oltre al bagaglio a mano e alla borsetta, ho un sacco a pelo (con cui avevo attraversato l’Australia intera e mi segue ovunque). Mi chiedono di pagare per il check-in del sacco a pelo 55$, quasi quanto è costato il biglietto di andata e ritorno, assurdo!
Vedendo problemi, canale 7 inizia ad avvicinarsi con le telecamere e capisco subito che è uno di quei programmi sul famoso servizio clienti delle compagnie aeree, non potevo proprio chiedere di meglio in quel momento! Dopo circa 15 minuti mi allontano dal check-in dicendo che avrei dovuto pensare al da farsi e subito vengono ad intervistarmi chiedendomi cosa stesse succedendo. Spiego che mi rifiuto di pagare quasi il prezzo del biglietto andata e ritorno per un sacco a pelo e, nel frattempo gli faccio notare che, se avessi fatto il check-in online, sarei passata tranquillamente con quante borse volevo, come tutti quelli che entrano senza essere controllati. Loro si gasano perché gli offro qualcosa di interessante su cui lavorare, io mi gaso perché già mi immagino in tv! Prendo il telefono e chiamo il servizio clienti di Tiger, che ovviamente, dopo 20 minuti in linea e il credito finito, non mi risponde (tutto documentato). Mi ritrovo con il cellulare scarico sia di soldi che di batteria, e non mi resta altro da fare che…..iniziare il mio show da vera italiana!
Direttamente al banco del check-in apro la borsa e comincio ad infilarmi addosso tutti i vestiti che ho dentro…..si sentivano risate tutto intorno. Sembravo l’omino Michelin, diverse paia di pantaloncini e magliette una sopra l’altra, con tanto di vestitini e accappatoio sopra tutto per concludere l’opera. Tutto rigorosamente sotto l’occhio attento delle telecamere, ridicola! Mi sono addirittura messa un asciugamano da mare intorno al collo tipo sciarpa, e tra telecamere e gente che rideva, non mi sono fermata fino a quando non ho indossato quasi tutto. Sono rimasti nella borsa: portafogli, passaporto, cellulare col numero italiano, computer portatile, macchina fotografica, ipod, e sandali che non riuscivo a indossare dentro le scarpe da ginnastica. Finalmente c’è abbastanza spazio per il sacco a pelo.
Finisco il mio spettacolo e gli chiedo di imbarcare la mia borsa, alla fine dei conti, ognuno si veste come vuole!
E a parte i sorrisi che scappano sotto i baffi, quella è la realtà dei fatti, nessuno può dirmi come mi devo vestire, ma, considerando i 35 gradi della giornata, hanno deciso di farmi firmare un foglio che li manleva da ogni responsabilità qualora fossi stata male per il troppo caldo. Tutto fatto, pronta per entrare al gate mi chiedono di pagare 25$ di check-in, e qui non posso proprio fare nulla, ci provo, ma alla fine mi vedo costretta a pagare.
Mi ha scortata un signore della sicurezza, che molto gentilmente mi ha anche comprato una bottiglia di acqua bella fresca, ed è rimasto con me fino all’imbarco. Canale 7 non si è persa un minuto di tutto quello che è successo, e da vera diva, per concedergli un’altra intervista, sono rimasta praticamente l’ultima passeggera a salire a bordo. Mi chiedono se posso lasciargli il numero di telefono, così da poter organizzare un’intervista anche al ritorno, che sarebbe stato dopo qualche giorno, e tra gli applausi e le risate dei passeggeri, salgo a bordo con tanto di troupe televisiva, proprio come una vera star!
#avventureaustraliane
#italianadoc #mifaccioriconoscereovunque
E se non credete a quello che vi ho raccontato guardatevi Airport Security Australia, stagione 3 episodio 4, minuti: 0,13-0,24 / 2,10-4,02 / 6,48-9,01 / 11,25-13,26 / 16,44-18,46