Per chi passa da Arona, città sul lago Maggiore posta al confine tra Piemonte e Lombardia, la statua di San Carlo Borromeo è una tappa assolutamente obbligatoria.
Terminata la costruzione nel 1698 ad opera degli scultori Siro Zanella e Bernardo Falconi, il “San Carlone”(così affettuosamente chiamato dagli abitanti della città ) è un statua rappresentante appunto San Carlo Borromeo, arcivescovo di Milano nato proprio ad Arona e canonizzato oltre vent’anni dopo la sua morte avvenuta alla fine del ‘500.
Il San Carlone accoglie il viandante con la sua maestosità: statua di 35 metri, è edificato su un piedistallo alto a sua volta 11, il Santo si eleva sulla città in atto di benedizione, mentre con l’altra mano stringe a sé un volume.
Una grandezza data però anche dalla sua estrema semplicità: solo un rocchetto (sopravveste in genere realizzata in lino) ed una mantellina vestono il Santo.
La statua, costruita con tralicci in ferro, pietra e chiodi al suo interno, e lastre di bronzo e rame all’esterno, è visitabile dai turisti; una volta percorsa la prima scala a chiocciola che portano alla balconata, è possibile entrare nel monumento e percorrerlo fino alla sua sommità tramite un’ulteriore rampa di scale a chiocciola prima, ed una seconda rampa che diviene sempre più ripida e verticale poi.
Meravigliosa è la vista sulla città, possibile grazie a dei fori che corrispondono agli occhi, narici
ed orecchie della statua, e che consentono al turista di immedesimarsi nel punto di vista del suo Santo protettore.
Forse non tutti sanno che questa statua fu anche la fonte di ispirazione per la progettazione della Statua della Libertà di New York; il progettista di quest’ultima infatti, Frèdèrich August Bertholdi, soggiornò proprio ad Arona per lo studio della sua statua.
In memoria di questo fatto così curioso e poco noto, sulla targa posta ai piedi del famoso monumento Newyorchese è possibile leggere come questo fu costruito proprio traendo spunto dal “Colosso di Arona”.
Di Giorgia Marchese